Tamoxifene EG 10 mg 30 compresse rivestite con film
Risultati che fanno ben sperare poiché sono stati riscontrati solamente 14 casi di recidiva della malattia con tamoxifene (il 5,5%) rispetto ai 28 casi riscontrati nelle donne tratte con placebo (il 11,3%). Il rischio cumulativo è calato del 52%mentre il rischio di carcinoma mammario controlaterale, trattato con tamoxifene a basso dosaggio, è stato ridotto del 75% rispetto al placebo, suggerendo un forte potenziale nel fattore preventivo. Si è vericato un decesso nel gruppo trattato con tamoxifene contrariamente ai due verificatesi nel gruppo di pazienti trattate con placebo. Il tamoxifene è metabolizzato, prevalentemente a livello del CYP3A4, in Ndesmetiltamoxifene; quest’ultimo viene ulteriormente metabolizzato a livello del CYP2D6 al metabolita attivo endoxifene. Nei pazienti con carenza dell’enzima CYP2D6, le concentrazioni di endoxifene sono approssimativamente inferiori del 75% rispetto a quelle in pazienti con un’attività normale del CYP2D6. Molte persone hanno domande sul tamoxifene e il suo utilizzo nel trattamento del cancro al seno.
Il medico deve valutare attentamente il profilo del paziente, compresi i fattori di rischio per il cancro al seno, la presenza di altre malattie e l’uso di altri farmaci. Il Tamoxifene non è adatto a tutte le donne e la sua prescrizione deve essere personalizzata in base alle esigenze individuali del paziente. Durante il trattamento, è importante monitorare attentamente il paziente per individuare tempestivamente eventuali effetti collaterali e per valutare l’efficacia del farmaco. Il trattamento ormonale è comunque un’arma preziosa per ridurre il rischio che la malattia diagnosticata in fase iniziale si ripresenti dopo un trattamento locale. Inoltre, può essere utile a ridurre i sintomi della malattia in stadio avanzato, rallentando o fermando la crescita delle cellule tumorali. In questi casi gli ormoni riescono in genere a controllare il tumore della prostata per diversi anni.
- Inoltre, sempre con questa terapia diminuisce del 75% il rischio di un nuovo carcinoma all’altra mammella.
- Infine, è consigliabile evitare il fumo di sigaretta, che può accelerare il metabolismo del farmaco.
- Tuttavia, in studi clinici è stato evidenziato un certo beneficio nei tumori con recettori per gli estrogeni negativi, il che può indicare altri meccanismi di azione.
Un seno denso, in cui il tessuto ghiandolare prevale sul tessuto adiposo, aumenta il rischio di ammalarsi di tumore e rende anche difficoltoso scoprire la malattia con la mammografia. Dopo sei mesi di trattamento, la riduzione nella densità ottenuta con i vari dosaggi di tamoxifene era paragonabile. Le pazienti che avevano ricevuto un ottavo della dose standard presentavano però la metà degli effetti collaterali rispetto alle pazienti che avevano assunto TB 500 2 mg Canada Peptides la dose piena. Il trattamento con questo farmaco è delicato e richiede massima accuratezza da parte della paziente e del medico sia nella comunicazione sia nell’assunzione in caso di terapia errata o diagnosi sbagliata, infatti, possono sorgere gravi conseguenze per la paziente. Sono numerosi gli effetti collaterali, ma smettere la cura prima del tempo rischia di vanificare l’effetto protettivo del tamoxifene nei confronti di un possibile ritorno della malattia. I dati clinici a disposizione suggeriscono che i pazienti omozigoti per gli alleli non funzionali del CYP2D6, possono mostrare un’efficacia ridotta del trattamento del cancro al seno con tamoxifene.
Carcinoma duttale in situ in donne che richiedano una concomitante terapia anticoagulante o che presentino un’anamnesi di trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale. Se lei è una donna in età fertile, prima di iniziare ad assumere TAMOXIFENE EG, il medico la sottoporrà ad un controllo per escludere la possibilità di una gravidanza in atto. Il tamoxifene può amplificare l’effetto del warfarin (Coumadin®), un farmaco somministrato per fluidificare il sangue nei soggetti con tendenza alla formazione di trombi. Alcune pazienti si sentono depresse durante il trattamento con tamoxifene, ma ciò può dipendere da altre cause.
Il Tamoxifene è impiegato nella cura di alcune forme di tumore al seno, che possono colpire indifferentemente gli uomini o le donne. Questo farmaco può inoltre essere somministrato alle donne a rischio elevato di cancro al seno per ridurre la probabilità che si sviluppi un tumore. Le donne sessualmente attive devono pertanto adottare metodi contraccettivi – di barriera e non ormonali – per tutta la durata della terapia con tamoxifene e per almeno due mesi dal termine della stessa, poiché possono esserci rischi per il bambino. Il tamoxifene, così come qualsiasi altro principio attivo, può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo.
Introduzione: Cos’è il Tamoxifene?
La genisteina è un composto chimico con una struttura simile a quella degli estrogeni ed è in grado di attivare i recettori umani ed animali per gli estrogeni, entro certi limiti. Approfondendo la doppia natura della soia, si è scoperto che la genisteina, uno degli isoflavoni più attivi, ha un ruolo chiave nel trattamento con il tamoxifene. Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Trova il farmaco che stai cercando all’interno dell’elenco completo dei farmaci italiani, aggiornato con schede e bugiardini.
Dati limitati suggeriscono che Tamoxifene EG e i suoi metaboliti attivi siano escreti e si accumulino nel tempo nel latte materno, pertanto il medicinale non è raccomandato durante l’allattamento. La decisione di interrompere l’allattamento o interrompere il trattamento con Tamoxifene EG deve tenere conto dell’importanza del medicinale per la madre. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’. Le cause di sanguinamenti vaginali in post-menopausa e di sanguinamenti irregolari durante la menopausa devono essere chiarite immediatamente. Le compresse non devono essere masticate e devono essere assunte con una quantità sufficiente di liquido (ad esempio 1 bicchiere d’acqua), durante i pasti.
Foglio illustrativo – TAMOXIFENE EG
Sebbene non sia stata stabilita alcuna relazione causale con il farmaco, sono stati segnalati pochi casi di aborti spontanei, anomalie congenite e morti fetali in pazienti che avevano assunto Tamoxifene EG. Il tamoxifene e i suoi principali metaboliti sono potenti inibitori dell’ossidasi del sistema del citocromo P-450. Durante il trattamento con Tamoxifene EG è stata riportata un’aumentata incidenza di alterazioni dell’endometrio comprendenti iperplasia, polipi, carcinoma e sarcomi del corpo dell’utero (per lo più tumori maligni mulleriani misti). Durante il trattamento con tamoxifene, l’emocromo, la calcemia e la funzionalità epatica devono essere controllati regolarmente.
Tumore al seno, Tamoxifene efficace contro le recidive anche a basso dosaggio
Tamoxifene non deve essere somministrato in corso di gravidanza (vedi anche paragrafo 4.6). Le compresse devono essere deglutite intere con un po’ d’acqua, preferibilmente ogni giorno alla stessa ora.
Il tamoxifene che le è stato proposto non dà effetti collaterali impegnativi né pericolosi, il suo oncologo medico potrà aiutarla a gestire qualsiasi evento che possa interferire con la sue attività quotidiane. Ad oggi non abbiamo farmaci alternativi, seppure la ricerca stia molto lavorando sullo sviluppo di nuove terapie ormonali, che si spera possano avere meno impatto sulla qualità della vita delle donne con tumore mammario endocrino-responsivo. Cara signora, alcuni tipi di tumore al seno hanno elevata sensibilità ad ormoni come gli estrogeni. Le cellule del suo carcinoma esprimono dei recettori a cui si legano gli estrogeni, questo legame ormone-recettore potrebbe stimolare la proliferazione delle cellule tumorali. Questo studio suggerisce che il tamoxifene e i suoi metaboliti attivi, come endoxifen e N-desmethyl-tamoxifen, rappresentano una scelta promettente per gli uomini in TRT che soffrono di ginecomastia.